giovedì 24 settembre 2015

La conoscenza salva la vita

La conoscenza salva la vita

Conoscenza e sacrifici. L'improvvisazione non ha più spazio nelle nuove aziende 

La conoscenza salva la vita




Questa è stata una delle tantissime esperienze finite male per colpa della non conoscenza.

Jack era un ragazzo pieno di entusiasmo e specialmente talentuoso nel creare idee imprenditoriali.
Peter era un ragazzo con esperienze di vita con la voglia di intraprendere la strada da imprenditore.

I due si conoscevano dalla tenera vita, si divertivano, stavano bene insieme. 
Dopo anni si incontrarono e Peter era entusiasta nell'ascoltare le idee di Jack; fino a pensare di creare un'azienda insieme.
Il problema di Jack non era sfornare idee, quelle ne uscivano ogni giorno tante e belle innovative. Lui aveva la passione del food, ne era innamorato, sentiva l'adrenalina appena se ne parlava. Dopo aver avuto esperienze nel food per anni, aveva deciso di continuare ma con più professionalità e questo l'ha portato a studiare sia sulla sua persona che negli studi del settore manageriale. La cosa che mancava a Jack erano le finanze o trovare un finanziatore.
Peter si mise a disposizione per essere il finanziatore del progetto. 
Jack, che aveva voglia di uscire dal paese, vedeva per lui migliore le grandi città, anche fuori dalla sua nazione, perchè le sue idee erano così brillanti e grandi che solo una grande città le avrebbe potute supportare. Si fermò a pensare e decise di intraprendere questo progetto insieme. Tanta era la voglia di materializzare le sue idee che diventò cieco davanti alle sue eterne teorie di cambiare città.



Il progetto ebbe subito intoppi legati alla infrastruttura, ai tempi burocratici, ai costi altissimi fuori budget e alla non conoscenza del settore.
Peter che era il finanziatore ne diventò socio. Jack accettò e dall'allora iniziarono i veri problemi.
Comunque Peter era quello che cercava le finanze e per questo il suo comportamento cambiò totalmente, prendendo anche la guida della parte che doveva gestire Jack. 
Era diventato già prima di iniziare un vero calvario per Jack. Jack voleva un locale diverso dagli altri. Non inseriva prodotti commerciali perchè voleva far suo un format unico e inimitabile. Aveva le idee ben chiare quando era a pensarli da solo; ma appena s'incontravano, tutto si oscurava, addirittura non riusciva più a fare le cose che semplicemente faceva. Parlare. Ideare. Entusiasmare lui e la sua clientela. Aveva perso anche il sorriso che era il suo vero valore aggiunto. Aveva, addirittura, perso la voglia di vivere.



Qualche amico vicino non vedeva bene la situazione perchè per loro non era possibile creare un legame lavorativo nei due soggetti. Dicevano che erano uno carne e l'altro pesce.
Arrivati all'apertura i due erano distrutti. Partirono con piani totalmente diversi da come li avevano pensati prima. Food cost sbagliato. Costi per la nascita dell'azienda altissimi, fuori dal budget. Ma la cosa più seria e che si era persa la fiducia di ognuno nei confronti dell'altro. Jack non riusciva più neanche ad esternare una qualsiasi idea o strategia per mandare avanti il progetto che Peter non la vedeva di buon occhio. Peter che pensava di farcela addirittura da solo con le sue idee e fu così che una sera ci fu una discussione e accusò Jack di cose molto gravi, perdite di soldi. Accusava Jack di prendere soldi a sua insaputa perchè la sua teoria era che si incassava ma non rimaneva niente nel fondo cassa. Senza pensare che appena si incassava, i soldi erano destinati a coprire il fuori budget e i costi giornalieri. La mancata conoscenza aziendale di Peter faceva vedere la cosa più semplice nella sua mente ma non riusciva a vedere dove andare a risolvere realmente il problema. 



La soluzione era avere una strategia seria e perseverare su di essa. Cercare di abbassare i costi più possibilmente, eliminare al momento la forza lavoro esterna e riprendere la fiducia in entrambi. Ma questo non fu possibile. Peter fece in modo che Jack uscisse dal progetto. Era fuori di sé. Prendere un progetto non suo e farselo suo. 

E fu così che Jack fu costretto ad abbandonare il suo tanto amato e sentito progetto.

Peter a questo punto si sentiva arrivato. Le ore del locale li decideva giornalmente. Quando aprire e se aprire. In certi week end era aperto con una forza lavoro mentre lui faceva la vita da imprenditore già affermato girovagando con amici. Tanto il suo problema era Jack...e Jack non c'era più e il problema non c'era. Più! 
L'inverno passava ma i problemi aumentavano. Gli incassi erano vicini allo zero. 
Non studiava un metodo o delle strategie di lavoro. O quando lo faceva gli bastava fare dei semplici volantini e si metteva l'anima in pace pensando di aver fatto quello che avrebbe dovuto fare un grande manager. Postava sui social pensando di essere innovativo, ma lo faceva con scarsi risultati e così facendo peggiorava la situazione. Ci voleva studio anche lì. 




Peter entrò in un tunnel da cui non vedeva la luce. Non riusciva a concentrarsi, aveva solo paura di perdere tutto. Decise di vendere.
L'azienda fu poi acquistata da un gruppo di ragazzi del settore che salvarono Peter dall'investimento.

Quello che si vuole estrapolare da questa storia vera, ma con nomi inventati, è che in questo preciso momento storico non basta più avere e sapere di avere un prodotto di alta qualità.
Non è possibile aprire un'attività senza un'anima, senza una dovuta linea, praticamente improvvisata.
La cosa importante è avere conoscenza dei propri mezzi, sapere se si ha la forza mentale e la forza conoscitiva manageriale. Non basta più solo il prodotto. Il prodotto si vende nel dare esperienza di esso al cliente. Il cliente compra se al prodotto è stato aggiunto un'emozione, un'esperienza, una magia non tangibile.



Se un giorno vi troverete nella stessa o simile situazione significa che la persona con la quale state facendo business è sbagliata. Dovrete cercare di raggiungere un equilibrio, processate tutti i punti,  eliminate il vostro EGO, iniziate seriamente a studiare e lavorare sodo con sacrifici. Solo così, studiando e lavorando si possono trovare le tantissime soluzioni e migliorare e migliorarsi sempre di più. L'entusiasmo aumenterà giorno dopo giorno e l'azienda agli occhi dei clienti sarà sempre una sorpresa.


da SOLOEMOTIVAMENTE

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