giovedì 27 febbraio 2014

Il ristorante perfetto: Casette di Campagna

Casette di Campagna...un'esperienza romana


Situata nella riserva naturale della "Valle dei Casali", a Roma in zona Portuense Monteverde, ci sono stato nel maggio 2012, invitato dal mio formatore, Prof. Emanuele Addabbo. Lui parlava di questo posto come il ristorante perfetto, mentre eravamo in macchina, io e Raffaele, il mio amico, ascoltavamo i suoi dettagli come se stesse raccontando una favola, ci incuriosimmo tantissimo. Arrivammo in un immenso verde, due ettari tra viali, ampie aiuole fiorite, verdi prati ed un laghetto. 


La prima cosa che facemmo fu entrare nei bagni, fiori freschi che profumavano l'ambiente, igiene ai massimi livelli, ci rilassammo così tanto, che volemmo metterci, subito, nelle mani del proprietario nel consigliarci la cena. Io mi fidavo. Il proprietario conosceva il Prof, ci fu una premurosa attenzione nei nostri confronti, ma del resto, come vedevo, in tutti i clienti che entravano, e fu molto gentile a spiegarci tutta l'organizzazione, la loro filosofia di base. 


Eravamo pronti per essere consigliati al meglio e del meglio che c'era in quella sera. I piatti con materie prime fresche, e molto importante, tutte di stagione, presentate singolarmente come delle vere ed uniche esperienze dove ci immergemmo con piacere...e piacere fu!


Eravamo a Roma e assaggiammo la cucina romana, un cacio e pepe, fatto benissimo era inevitabile, chef molto competente e attento con piatti autentici e succulenti. 
Eravamo alle Casette di Campagna e abbiamo avuto il piacere della convivialità, della tavola sincera, molto genuina, abbiamo goduto dell'ambiente, dell'accoglienza, e di tutto il paesaggio. L'alta qualità a prezzi ragionavoli.


Consiglio sempre di chiamare per prenotare, T 0665743230 M 3335485032, per impostarlo sul navigatore via Affogalasimo 40, per mandargli una cartolina di ringraziamenti, sempre e solo dopo esserci stati  00148 Roma



...e voi avete altro da consigliare?







 

domenica 23 febbraio 2014

La tua attività ha una nuova faccia?...anzi doppia!


...non è solo una lavanderia ma ospita, anche, un negozio di abiti vintage, serate musicali e vanta anche una colonna sonora.

 

Vivai che diventano ristoranti di sera, negozi di dischi che fanno il caffè, in Inghilterra, in America crescono sempre di più questi negozi con doppio formato che incuriosiscono i clienti per battere le difficoltà della crisi. Questi double face shop consistono di integrare un'offerta primaria, molto spesso con una proposta food. Cosa vogliono scaturire questi negozi? Aumento di convivialità, di tempo da passare in loco, e quindi, la propensione alla spesa e al consumo. 


...e stimolando la scoperta della convivialità perduta, per il troppo tempo perso sui social e magari ritornare a guardarsi negli occhi.


Questa è una formula intelligente fatta da persone che hanno due idee con un solo spazio, può essere una fonte alternativa di reddito, sfruttare i due abbinamenti con un unica offerta, una soluzione per gli abbattimenti dei costi. Sembra tutto positivo sia sul fatturato che sull'idea innovativa. Ma abbinare le due attività non è così semplice come sembra, sviluppare sinergie azzeccando l'abbinamento è obbligatorio, specialmente quando un'attività è ben avviata, si rischia un autogol. Per la questione licenze esiste la possibilità di avere l'autorizzazione del doppio format, ma per la questione food è ben più articolata, la cosa primaria è avere una canna fumaria, senza si rischia la chiusura del locale.


Un esempio può essere per chi ha una gelateria, in inverno può abbinare un format, con un minimo d'investimento, sfruttando al massimo qualche già attrezzatura del suo laboratorio e uscire con un prodotto caldo. L'importante, secondo me, è rimanere sempre minimalisti per ciò che concerne gli arredi e avere delle formule di combinazione prodotto sempre più innovative. 


Un'altro può essere un negozio di dischi, di musica in genere, che per il calo di vendite di cd, vinili, aggiunge un angolo bar, un'idea che si abbina molto al mondo musicale. Ascoltando un buon vinile,   sorseggiando un ottimo vino con stuzzicheria, tutto di alta qualità. In questo caso creare serate con un contest tra dj che tornano a scratchare sul vinile, uno stile molto vintage, che di questi tempi è molto gradito.

Ancora un altro esempio sono librerie che creano un corner nei loro locali di  prodotti del proprio territorio, come vini, pasta, conserve e altro, proponendo eventi ad hoc, presentazioni di libri, concerti dal vivo, presentazioni di progetti, così facendo danno la possibilità di far conoscere il prodotto e magari venderlo...cultura, bellezza, e mangiare bene, che volete di più.

...corso di scrittura creativa del MovimentoCulturaleSpiragli da Enolibreria TERRE VICINE ad Altamura



...e voi avete altre double face da proporre?

mercoledì 19 febbraio 2014

Gamme alimentari, partiamo dalla base

Oggi parliamo dei prodotti food che si suddividono in 5 gamme in base al tipo di lavorazione o conservazione applicata. Questi sono temi semplici, consiglio a molti gestori di strutture alberghiere e ristorative di dare un'occhiata, serve una base per affrontare il mestiere del ristoratore/albergatore, ma tante sono le improvvisazioni riscontrate, andando in giro per l'Italia.


  1. Prima Gamma. Sono i prodotti freschi, fragili e deperibili come frutta, verdura, carne, uova, prodotti ittici, formaggi disponibili sul mercato come si trovano in natura.
  2. Seconda Gamma. Sono prodotti in scatola e conserve che hanno subito trattamenti di conservazioni (sterilizzazione e pastorizzazione) e appertizzati (consiste nel porre l'alimento da conservare in un recipiente ermetico, che poi viene portato a temperatura elevata in modo da distruggere i microorganismi contaminanti). Per molti alimenti liquidi l'appertizzazione è stata sostituita dalla uperizzazione , UHT (Ultra High Temperature).
  3. Terza Gamma. Sono prodotti prevalentemente surgelati che mantengono inalterate le loro caratteristiche organolettiche grazie ad un abbassamento della temperatura di -24°mantenuto poi ad almeno -18°. Sono prodotti che hanno subito una mondatura e molto pratici in cucina. 
  4. Quarta Gamma. Sono i fresh food, prodotti pronti all'uso, dopo essere stati lavati, tagliati e confezionati in sacchetti. Possono essere consumati immediatamente previo cottura. Appartengono a questa categoria il sottovuoto spinto o in atmosfera controllata.
  5. Quinta Gamma. Ci si avvale di un doppio sistema di conservazione. Il prodotto viene prima pastorizzato e poi messo sottovuoto in alcuni casi pastorizzato all’interno di confezioni pronte all’uso (es. lo zampone). Il prodotto subisce un’azione batteriostatica , conservando le caratteristiche di assenza microbica sottovuoto.I cosiddetti pre-cotti, oltre ad essere puliti e mondati, sono cucinati e conservati sottovuoto con una conservabilità di circa un mese a 0-3°C pronti da rigenerare e servire
    (i piatti convenience, ma proprio di questo parleremo in un altro momento).
      


...inizia ad essere interessante?

lunedì 17 febbraio 2014

...arrivano i foodblogger, la tua passione mettila sul web

 ...arrivano i foodblogger



Mani sulla tastiera e mani tra i fornelli.


Aumentano sempre di più, in Italia,  prevalentemente donne, i foodblogger.
Per qualcuno è un divertimento, ma per tanti è già un lavoro che inizia a rendere.
Partiamo dicendo che questo è un format con investimenti uguali a zero, i blog si aprono senza nessun costo.


Scegli una piattaforma per creare il tuo mondo virtuale, apri diverse pagine a tema su facebook, twitter, pinterest e altri social, imparare un po' di Seo (search engine optimization, strategie per migliorare il posizionamento di un sito), basta comprare un libro e quando si ha del tempo, presenziare a eventi a tema.
 Si diventa foodblogger solo se hai passione per la cucina, non puoi improvvisare.

Il web è una  grande risorsa, ma si comporta come un boomerang, chi improvvisa viene immediatamente etichettato.
Bisogna rispondere a tutti e accettare le critiche.
Essere un foodblogger è essere se stessi, uscire con idee originali e mai farsi tentare dalla moda del momento.
La fotografia è essenziale, fotografare alimenti non è molto facile, è necessario ridurre la cottura per avere un impatto migliore e adottare inquadrature dall'alto.


I contenuti fidelizzano i clienti.
Varietà di contenuti e ricette inedite aiutano molto ad avvicinare curiosi al blog.

Ecco alcuni foodblogger italiani che hanno stili differenti ma molti utenti che li seguono ogni giorno:
  1. gnambox.com
  2. cravatteaifornelli.net
  3. ecocucina.org

Dai fornelli al web: come i food blogger usano i social network 



Il tuo sogno deve ripartire ogni giorno

...non esiste alcun percorso verso la felicità: la strada che percorri ogni giorno è la felicità


 Ognuno di noi ha fatto errori importanti nella vita, forse abbiamo imparato qualcosa di determinante.
E' proprio con queste esperienze che bisogna ripartire.
Ritrovare la forza devastante, dei tuoi stessi sbagli.

 «Non ti arrendere mai, neanche quando la fatica si fa sentire, neanche quando il tuo piede inciampa, neanche quando i tuoi occhi bruciano, neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati, neanche quando la delusione ti avvilisce, neanche quando l'errore ti scoraggia, neanche quando il tradimento ti ferisce, neanche quando il successo ti abbandona, neanche quando l'ingratitudine ti sgomenta, neanche quando l'incomprensione ti circonda, neanche quando la noia ti atterra, neanche quando tutto ha l'aria del niente, neanche quando il peso del peccato ti schiaccia... Invoca il tuo Dio, stringi i pugni, sorridi... e ricomincia». (Papa San Leone Magno)



 "Grazie mamma"

Grazie per averci insegnato che ogni fallimento ci rendeva solo più forti, grazie per averci incoraggiati a continuare.

Un video che emoziona.

 

domenica 16 febbraio 2014

Standard da raggiungere per un business di successo

In questo post faccio una semplice descrizione dei quattro punti importanti per arrivare ad un equilibrio aziendale, raggiungere lo standard base e iniziare ad operare come una vera azienda di successo.
  1. INNOVAZIONE TECNOLOGICA.
    L'innovazione tecnologica si sta diffondendo anche nella ristorazione e nelle strutture alberghiere italiane, ritardata dalla sua resistenza dovuta non tanto al problema di ammortizzare l'investimento per l'acquisto del sistema, ma dalla sua cultura e mentalità. In Italia c'è la difficoltà a passare da un modello artigianale, che ha come base la creatività ed esperienza personale del patron o dello chef, ad uno standardizzato e più efficiente. Se non siamo in grado di misurare la produttività, come possiamo migliorare la performance del proprio personale di sala?...questo è un esempio di vecchia ristorazione. Certo il fattore umano è importante sempre e lo sarà in futuro, ma la tecnologia semplifica e migliora.   La tecnologia diventerà pane anche per i denti dei ristoratori italiani, ne sono sicuro.  
  2. RISPETTO DELL'EQUILIBRIO QUALITA' PREZZO DEL PRODOTTO.
  3. La gestione dell'efficacia dell'azienda è alla base per il controllo di questo equilibrio, semplificando i processi lavorativi nei vari settori, riducendo gli sprechi di risorse impiegate.
  4. OPERARE IN ATTEGGIAMENTO MARKETING ORIENTED.
      Questa è una risorsa importante per partire. Conoscere e studiare l'ambiente circostante dove l'impresa deve operare, tenere conto delle potenzialità ambientali, individuali del cliente e della società per pianificare e implementare strategie ad hoc. Questo farà crescere la fidelizzazione del cliente, customer relationship management, CRM, concetto fondamentale. SAPER VENDERE è il minimo che chiedo a chi si espone in questi mercati, e l'altra è anticipare gli stili di vita e tendenze per prendersi subito quella gran fetta di clientela che va alla ricerca, sempre, del nuovo e del conveniente.
  5. ELEVATO STANDARD IGIENICO DELLE PRESTAZIONI E DEI PRODOTTI.
    L'elevato addestramento pratico da parte degli operatori è importante, avere una base di conoscenza delle buone prassi igieniche è indispensabile, applicare costanti metodi di controllo aziendali è obbligatorio. 
...e voi siete pronti?
 

Un bel viaggio ci aspetta


...percorreremo insieme il mondo del food and beverage in tutte le sue forme, faremo percorsi formativi, emozionali, reali, divertenti e adrenalinici per chi vorrà trasformare, i diversi format che presenterò, in realta...buon viaggio! 


Success is not easy

...gestire un'impresa consiste nel fare in modo che il fatturato sia superiore ai costi.
Tutto qui!
...e i numeri sono l'unico strumento certo per misurare la realtà.

Ruoli del Food and Beverage Manager

giusto per capire che ruolo ha il food and beverage manager in una azienda:

si occupa dei processi produttivi;
controllo e verifica degli acquisti;
confronto con le vendite;
verifiche delle consegne e controllo fatturazione;
stoccaggio delle derrate alimentari;
schede di produzione , standard dei consumi;
produzione e distribuzione del prodotto;
analisi dei consumi e delle vendite;
feedback del processo produttivo.

...è iniziato così

Lui è il mio ispiratore, il Dott. Addabbo Emanuele,


esperto formatore di food and beverage manager, uomo di enorme personalità, stimolatore e motivatore ad altissimi livelli. Ho frequentato un suo corso a Roma, della Team Management http://www.teammanagement.it/, mi ha formato a livello tecnico, ma la cosa più importante è stata la formazione dell'arricchimento personale, approfondimento della conoscenza di se stessi. L'ho conosciuto quando è venuto a trovarmi, tramite invito di un mio collaboratore e alunno del Prof, all'agriturismo dove lavoravo. Sono bastati 10 minuti di colloquio e lui, immediatamente, mi ha invitato a Roma al suo corso, garantendomi che tutto quello che avevo dentro, volontà, dedizione, passione, forza, me le faceva uscire fuori. Notò subito quello che cercavo e che al momento mi era stato represso, causa tante circostanze...ha avuto ragione, al ritorno da Roma ero un'altra persona.