martedì 29 settembre 2015

Il vantaggio dei quarantenni e cinquantenni? L'esperienza di mezza vita

Il nostro vantaggio? L'esperienza di mezza vita






Sta per arrivare la nuova stagione e, insieme ai tanti problemi che assalgono il Bel Paese, possiamo e dobbiamo iniziare a guardare all'orizzonte con speranze rinnovate. I segnali di ripresa ci sono tutti.




Nel mondo delle startup le tantissime iniziative si moltiplicano. Iniziamo a pensare di respirare aria veramente nuova. Siamo ormai indirizzati in un mondo nuovo, volenti o nolenti, ci siamo. E' un mondo nuovo. E' realtà. 


I giovani, in primis, lo stanno vivendo in pieno, ma è apertissimo anche ai meno giovani. Basta individuarlo, capirlo, e se si è over 45, spesso non si capisce niente. Non esageriamo affatto e non è una battuta. E' la verità, che colpisce i tanti della mia età, quasi, che pensano di sapere cosa sia questo mondo dove nascono imprese che in pochi anni sbancano, ma in realtà ne hanno solo una coscienza minima e non certo sufficiente a diventarne protagonisti. 


Allora perché pensiamo che siano i ventenni i miliardari di oggi? Perché è il loro mondo e non di chi, come noi , non abbiamo la loro età, cultura, modo di vivere e pensare. Pensiamo, invece, che chi saprà abbassare la testolina dura e capire che può imparare mettendosi in discussione, questo autunno rappresenterà molto di più di una semplice ripartenza. Sarà un inizio di una nuova vita. Anche se cinquantenni, con umiltà pura, si avrà una visione più chiara dove il mondo è andato. 


Solo chi lo farà avrà quel vantaggio sperato. Un grande vantaggio direi. Il vero vantaggio, in questo caso, è avere quella esperienza di mezza vita, vissuta a sperimentare e a praticare. E' questo che, insieme alla consapevolezza, renderà davvero brillante il futuro di ogni persona che saprà ripartire da sé. 

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Buona nuova stagione a tutti. 

giovedì 24 settembre 2015

La conoscenza salva la vita

La conoscenza salva la vita

Conoscenza e sacrifici. L'improvvisazione non ha più spazio nelle nuove aziende 

La conoscenza salva la vita




Questa è stata una delle tantissime esperienze finite male per colpa della non conoscenza.

Jack era un ragazzo pieno di entusiasmo e specialmente talentuoso nel creare idee imprenditoriali.
Peter era un ragazzo con esperienze di vita con la voglia di intraprendere la strada da imprenditore.

I due si conoscevano dalla tenera vita, si divertivano, stavano bene insieme. 
Dopo anni si incontrarono e Peter era entusiasta nell'ascoltare le idee di Jack; fino a pensare di creare un'azienda insieme.
Il problema di Jack non era sfornare idee, quelle ne uscivano ogni giorno tante e belle innovative. Lui aveva la passione del food, ne era innamorato, sentiva l'adrenalina appena se ne parlava. Dopo aver avuto esperienze nel food per anni, aveva deciso di continuare ma con più professionalità e questo l'ha portato a studiare sia sulla sua persona che negli studi del settore manageriale. La cosa che mancava a Jack erano le finanze o trovare un finanziatore.
Peter si mise a disposizione per essere il finanziatore del progetto. 
Jack, che aveva voglia di uscire dal paese, vedeva per lui migliore le grandi città, anche fuori dalla sua nazione, perchè le sue idee erano così brillanti e grandi che solo una grande città le avrebbe potute supportare. Si fermò a pensare e decise di intraprendere questo progetto insieme. Tanta era la voglia di materializzare le sue idee che diventò cieco davanti alle sue eterne teorie di cambiare città.



Il progetto ebbe subito intoppi legati alla infrastruttura, ai tempi burocratici, ai costi altissimi fuori budget e alla non conoscenza del settore.
Peter che era il finanziatore ne diventò socio. Jack accettò e dall'allora iniziarono i veri problemi.
Comunque Peter era quello che cercava le finanze e per questo il suo comportamento cambiò totalmente, prendendo anche la guida della parte che doveva gestire Jack. 
Era diventato già prima di iniziare un vero calvario per Jack. Jack voleva un locale diverso dagli altri. Non inseriva prodotti commerciali perchè voleva far suo un format unico e inimitabile. Aveva le idee ben chiare quando era a pensarli da solo; ma appena s'incontravano, tutto si oscurava, addirittura non riusciva più a fare le cose che semplicemente faceva. Parlare. Ideare. Entusiasmare lui e la sua clientela. Aveva perso anche il sorriso che era il suo vero valore aggiunto. Aveva, addirittura, perso la voglia di vivere.



Qualche amico vicino non vedeva bene la situazione perchè per loro non era possibile creare un legame lavorativo nei due soggetti. Dicevano che erano uno carne e l'altro pesce.
Arrivati all'apertura i due erano distrutti. Partirono con piani totalmente diversi da come li avevano pensati prima. Food cost sbagliato. Costi per la nascita dell'azienda altissimi, fuori dal budget. Ma la cosa più seria e che si era persa la fiducia di ognuno nei confronti dell'altro. Jack non riusciva più neanche ad esternare una qualsiasi idea o strategia per mandare avanti il progetto che Peter non la vedeva di buon occhio. Peter che pensava di farcela addirittura da solo con le sue idee e fu così che una sera ci fu una discussione e accusò Jack di cose molto gravi, perdite di soldi. Accusava Jack di prendere soldi a sua insaputa perchè la sua teoria era che si incassava ma non rimaneva niente nel fondo cassa. Senza pensare che appena si incassava, i soldi erano destinati a coprire il fuori budget e i costi giornalieri. La mancata conoscenza aziendale di Peter faceva vedere la cosa più semplice nella sua mente ma non riusciva a vedere dove andare a risolvere realmente il problema. 



La soluzione era avere una strategia seria e perseverare su di essa. Cercare di abbassare i costi più possibilmente, eliminare al momento la forza lavoro esterna e riprendere la fiducia in entrambi. Ma questo non fu possibile. Peter fece in modo che Jack uscisse dal progetto. Era fuori di sé. Prendere un progetto non suo e farselo suo. 

E fu così che Jack fu costretto ad abbandonare il suo tanto amato e sentito progetto.

Peter a questo punto si sentiva arrivato. Le ore del locale li decideva giornalmente. Quando aprire e se aprire. In certi week end era aperto con una forza lavoro mentre lui faceva la vita da imprenditore già affermato girovagando con amici. Tanto il suo problema era Jack...e Jack non c'era più e il problema non c'era. Più! 
L'inverno passava ma i problemi aumentavano. Gli incassi erano vicini allo zero. 
Non studiava un metodo o delle strategie di lavoro. O quando lo faceva gli bastava fare dei semplici volantini e si metteva l'anima in pace pensando di aver fatto quello che avrebbe dovuto fare un grande manager. Postava sui social pensando di essere innovativo, ma lo faceva con scarsi risultati e così facendo peggiorava la situazione. Ci voleva studio anche lì. 




Peter entrò in un tunnel da cui non vedeva la luce. Non riusciva a concentrarsi, aveva solo paura di perdere tutto. Decise di vendere.
L'azienda fu poi acquistata da un gruppo di ragazzi del settore che salvarono Peter dall'investimento.

Quello che si vuole estrapolare da questa storia vera, ma con nomi inventati, è che in questo preciso momento storico non basta più avere e sapere di avere un prodotto di alta qualità.
Non è possibile aprire un'attività senza un'anima, senza una dovuta linea, praticamente improvvisata.
La cosa importante è avere conoscenza dei propri mezzi, sapere se si ha la forza mentale e la forza conoscitiva manageriale. Non basta più solo il prodotto. Il prodotto si vende nel dare esperienza di esso al cliente. Il cliente compra se al prodotto è stato aggiunto un'emozione, un'esperienza, una magia non tangibile.



Se un giorno vi troverete nella stessa o simile situazione significa che la persona con la quale state facendo business è sbagliata. Dovrete cercare di raggiungere un equilibrio, processate tutti i punti,  eliminate il vostro EGO, iniziate seriamente a studiare e lavorare sodo con sacrifici. Solo così, studiando e lavorando si possono trovare le tantissime soluzioni e migliorare e migliorarsi sempre di più. L'entusiasmo aumenterà giorno dopo giorno e l'azienda agli occhi dei clienti sarà sempre una sorpresa.


da SOLOEMOTIVAMENTE

domenica 27 aprile 2014

Come creare una impresa eccellente, richiesto cambiamento culturale

Seguiamo questi punti fondamentali:




La prima spinta per fare impresa è partire da un bisogno personale. Ognuno di noi cerca un servizio o un prodotto specifico per semplificare la propria vita, e questo può portare, una volta trovato, a soddisfare sia noi che molte altre persone. A questo punto parte il gioco, ci confrontiamo con le persone più vicine, amici e parenti, per capire la fattibilità della nostra idea di business.



Di solito partiamo con tante idee per la testa, forse tutte fattibili, ma con una confusione che porterebbe ad una disorganizzazione o a sprecare tempo importante. Ecco perché bisogna partire semplici, una idea molto semplice è quella da intraprendere perché si lavora duro per migliorarla giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza, bisogna creare una base resistente.




Quello che ci viene facile e pensarla sempre global e mai local.
Fin da subito è preferibile non limitarsi a pensarla solo sul mercato locale, o per idee specifiche, al mercato italiano, ecco perché bisogna elaborarla in funzione larga, con strategie ad hoc, per esportare l'idea in altri territori.




Noi abbiamo nuove idee minuto per minuto, e se non ci fermiamo un attimo non partiamo mai, ecco perché bisogna partire presto. Non servono grossi capitali, grandi investimenti, un ampio budget. Appena abbiamo chiaro l'idea di business e abbiamo giusto qualche numero a nostro favore, affrontiamo l'investitore nei migliori dei modi.




Chi ha l'imprenditoria nel sangue ha anche lo spigliato modo di fare passaparola, il web semplifica in tutto, gratuitamente possiamo far sapere tutto della nostra idea al mondo intero. Sono spesso gli utenti stessi promotori del nostro progetto, specialmente se è innovativo. Approfittiamone.




Sapere dove vogliamo arrivare è di fondamentale importanza. Il traguardo lo dobbiamo sapere dove si trova, studiare il modo per raggiungerlo è il nostro lavoro, altrimenti saremmo delle formiche pazze che non sanno dove andare, senza la mappa non si parte.




Troviamo il team giusto e tutto sarà più facile. 
Condividere i valori, programmare le giuste linee.
Persone col rispetto alla base è difficile che perdono l'orientamento.




...noi siamo italiani e non ci arrendiamo, ma per fare impresa, oggi, la predisposizione al cambiamento culturale è la prima qualità richiesta.


 

mercoledì 23 aprile 2014

Un evento da non perdere in Puglia


Incredibilmente, come solito è lo spirito altamurano, in soli tre anni, gli organizzatori di Federicus ad Altamura,


hanno creato una bella realtà, un evento da fare invidia ai più grandi scenografi americani, una festa che coinvolge dal più piccolo al più anziano della città, un paese che si veste di medievale dal 25 al 27 Aprile 2014 con colori, musiche, che richiamano quegli anni storici di Federico II di Svevia, rifondatore della città.


La passione per un vero cambiamento, per la rinascita della città, dei suoi valori, ha portato in tutti la volontà di dare il proprio contributo, infatti claustri del centro storico, le sue piazze rivivranno quella dimensione storica con cortei, mostre, giochi storici, spettacoli in tutte le loro forme, mercatini tipici, artigiani, i quali, faranno esplodere tutto il loro talento e sbandieratori coloreranno i cieli di Altamura.


 Il "LA" della manifestazione lo lancia questa scrittura “Orlandus me destruxit, Federicus me reparavit” ricordando la leggenda  del XII secolo, quando Federico II di Svevia arrivò ad Altamura, un luogo deserto e distrutto dal paladino Orlando, e decise di ricostruirla, ripopolandola con fazioni vicine, e chiamandola in basa alle mura megalittiche presenti. 


Fu così contento che volle lasciare il segno costruendo una grande cattedrale, riuscendo nell'intento, infatti, rimane ancora una delle mete turistiche molto visitate da tutto il mondo.

Come blogger posso solo consigliare di visitare in questi giorni questa città, che vi garantirà accoglienza, simpatia, dono della sua bontà culinaria e artigianale, e vi trasmetterà quella positività che servirà per un vero cambiamento dell'intera nazione...bravi!

...io ci sarò, e voi?

 
Video promozionale della manifestazione

venerdì 28 marzo 2014

Expò Food & Design...per i professionisti del settore

Al via la seconda edizione 

di Expò Food & Design 

nella piccola cittadina abruzzese 

di Miglianico .

Lunedì 31 marzo e martedì 1 aprile 
dalle 9 e trenta alle 18 e trenta 
riapre il salone dedicato 
ai professionisti del settore 
del food and beverage

 Le novità saranno tante, l'area workshop vedrà alternarsi professionisti della ristorazione, del food and beverage, del bartending e del design, con una serie di appuntamenti che movimenteranno le due giornate.


 Creare un diversivo alle fiere classiche è l'obiettivo degli organizzatori, cercare di far rendere più costruttivi gli investimenti delle imprese per affrontare e stimolare la clientela.
 Saranno presenti le migliori aziende del territorio con un programma di eventi collaterali dedicati a tutti i visitatori professionisti, esperti, tecnici, giornalisti e operatori delle diverse filiere.


Molti laboratori, dimostrazioni, assaggi, seminarie concorsi che arricchiranno la seconda edizione dell' Expò Food & Design.
 Tra un workshop e l'altro sarà possibile degustare birre, vini, caffè da accompagnare a prelibatezze culinarie e, anche, conoscere i più innovativi e moderni sistemi di cottura.
 Tra le tante novità di questa edizione anche una lotteria, infatti, tutti i partecipanti avranno la possibilità di vincere numerosi premi messi a disposizione delle aziende partner della manifestazione.





Ecco il calendario completo Expò Food:

Lunedì 31 marzo 2014

10.30 IL CAFFÈ
A cura di: Mokambo
Che cos’è il caffé e perchè è così importante, il caffé come business, il caffé e la proposta unica di vendita, aspetti tecnici della preparazione, l’importanza della qualità, bar e imprenditorialità

15.00 LA BIRRA
A cura di: Orsini Horeca
Breve storia della birra, come si abbina, le varie tipologie, le tecniche di spillatura


Martedì 1 aprile 2014

10.30 SPICY FRESH AND MOLECULAR COCKTAILS
A cura di: Antonello Petaccia - Equilibrium Bar Service Pescara:
Realizzazione drink con spezie fresche e destrutturazione del drink con tecniche di sferificazione

11.30 HOME MADE SYRUP AND TWIST ON CLASSIC
A cura di: Alessandro Romoli - Accademia del Bar Bologna
Realizzazione sciroppi non convenzionali e rivisitazione di drink classici perseguendo il profit concept
12.00 PROGETT(O)AZIONE
A cura di: IarDesign, DeZign Studio
Una tavola rotonda tra progettisti e produttori per ricucire le distanze, incentivare la ricerca e dare nuovo slancio alla progettazione

15.00 SNAKE & BAKE IN UN MQ
A cura di: Rational
Una demo a cura dell’ azienda nota nel settore per le apparecchiature all’avanguardia, sul tema delle cotture brevi e veloci
17.00 ESTRAZIONE LOTTERIA 

...io ci sarò, e voi?

sabato 15 marzo 2014

Il mondo dell' American Bar - basic course American Bar 1° Intervento

...a tutti i sognatori che non hanno mai perso la speranza di un domani diverso...

Dedico questo spazio a tutti quelli che vorrebbero imparare ad essere bartender e barmaid, e soprattutto a coloro che occupano già la posizione dietro al banco bar e vorrebbero professionalizzarsi...si proprio così, mi preoccupo di più di quelli che vengono messi ad improvvisare questo nobile lavoro...quante volte troviamo difronte operatori poco professionali, o dicono di saper fare cocktail, ma non sanno, addirittura, che cos'è un oncia. Tantissime volte è il titolare del bar a voler risparmiare sul personale, e alla fine ha, sicuramente, il risultato negativo.

...iniziamo il viaggio

freestyle



non è quello che di solito immaginiamo, il barman acrobatico, ma in realtà indica un modo diverso di organizzarsi col banco bar, cioè tutto a portata di mano, di bottiglie, di ghiaccio e di tutte le attrezzature da lavoro.
Tutto dev'essere pronto per creare cocktail spettacolari con l'alta velocità.
Il  freestyle nasce circa trent'anni fa in America, dopo una lunga crisi di consumi dell'alcool, dovute alle rigide leggi americane.
Fu la Tgi Friday's, catena di bar-ristoranti nel mondo, a smuovere questo settore.
Dopo una lunga storia dietro, basandosi sulla conoscenza di molti locali, introdusse un nuovo sistema per condurre un locale, appunto il freestyle.
Questo comportò un nuovo avvicinamento da parte delle persone, i clienti si sentivano attratti dai locali notturni e li consideravano un punto d'incontro.

ecco la terminologia


  • bartender terminologia americana per chiamare il barman uomo
  • barmaid quella per chiamare il barman donna
  • barback è l'apprendista banchista cioè il ragazzo/a che aiuta a pulire i bicchieri e intanto impara la professione
  • master bartender è il capobarman, cioè il bartender più esperto e preparato
  • bar manager è il direttore bar, è una figura di responsabilità, si occupa degli approvvigionamenti, organizzazione del personale e non opera dietro al banco
  • cocktail nel linguaggio popolare inglese del XVIII secolo significa cavallo dalla coda mozza, cioè cavalli non di razza, i mezzo sangue e dunque miscugli



...alla prossima parleremo di flair e della vasta merceologia


mercoledì 5 marzo 2014

La più grande ed innovativa soluzione per la crescita delle attività alberghiere

Aumentare ricavi ed occupazione?
Ci pensa il revenue management.

Dedico questo spazio alla più grande ed innovativa soluzione per far crescere il profitto nelle attività alberghiere. Parlo del revenue management. Questa potente macchina guidata dal Professore Franco Grasso, un vero esperto che da 15 anni coordina il " Franco Grasso Revenue Team " seguendo il lavoro di circa 120 hotel in Italia.
Un team di persone semplici, di altissima professionalità ed umanità, che ho avuto grande onore e  piacere di incontrare e conoscere personalmente. 
Il principio del revenue è vendere a tariffe più alte nelle stagioni di punta e migliorare per aumentare l'occupazione nei periodi meno richiesti.
Franco Grasso è diventato grande esperto per aver sfatato una serie di miti e aver aumentato i fatturati nelle strutture dove il suo staff opera.


Instancabile formatore, ha all'attivo migliaia di ore di formazione in Italia e all'estero


Massimo Ciavarro a lezione di Revenue


 Ha creato il software di RM Revolution System, un importante strumento di supporto per le attività commerciali e tariffarie degli alberghi. Oltre a “Zaccheo”, rivoluzionario PMS leggero per la gestione dell’Hotel. 



Autore di diverse pubblicazioni e libri dedicati alla materia, di cui è profondo conoscitore: “Il Revenue Management Alberghiero” (Hoepli – 2006) e “Oltre il Revenue Management Alberghiero – Come cogliere le nuove opportunità di mercato” (Hoepli – 2012). 

 
Con Franco Laico ha formato una squadra di giovani - il Revenue Team - professionisti al servizio delle imprese, una task force del Revenue a disposizione 24h su 24… 365 giorni l'anno, una equipe in cui competenza ed efficienza si affiancano a simpatia ed entusiasmo, 
gli ingredienti necessari ad ogni ricetta di successo